domenica 5 maggio 2013

La storia del tè 6° parte






Buongiorno a tutte/i voi
riprendo la lunga storia del tè con la 6° parte dedicata alla Dinastia Yuan (1279-1368). In questo periodo storico vedremo apparire nomi famosi che appartengono anche alla nostra cultura, come Genghis Khan e Marco Polo, e la cultura del tè subirà una trasformazione talmente importante da cambiarne sia gli usi che le tecniche di produzione.
Iniziamo con un pò di storia:
La Dinastia Yuan, in verità, inizia qualche anno prima del 1279, e fu certamente Genghis Khan ad iniziare la conquista della Cina settentrionale. Il terzo figlio di Genghis Khan completò l'opera del padre conquistando la Cina del nord a quel tempo posseduta dalla Dinastia Jin. Nel 1258 Mongke Khan, un altro condottiero mongolo, iniziò la conquista della Cina meridionale a cui seguì Khubilai Khan che, nel 1279, distrusse definitivamente la Dinastia Song e diventò il primo imperatore della Dinastia Yuan.
Nonostante la Dinastia Yuan duri appena un secolo, vi furono notevoli cambiamenti sulla cultura del tè, sparirono le cerimonie e le regole del galateo che scandivano l'arte del tè. Il momento dedicato al tè diventò un atto funzionale e si avvicinò sempre più alla gente comune. I nuovi Imperatori amavano il tè scuro, pressato in stampi a cui aggiungevano del latte di giumenta, cioè il tè a cui erano abituati da sempre.
A questo punto viene spontaneo chiedersi come mai in Cina vi era l'uso del tè verde in foglia mentre in Mongolia si beveva tè ossidato (nero) e pressato?
All'inizio i Cinesi producevano mattonelle di tè verde di bassa qualità composte principalmente da scarti di lavorazione, ramoscelli e foglie di tè non pregiato. Queste mattonelle, chiamate anche "tè di confine", avevano sia lo scopo di negoziazione con gli stati vicini che facilitarne il trasporto. Il problema era che le mattonelle arrivavano spesso rotte o non si potevano utilizzare quando erano esposte alle intemperie o all'umidità delle stive delle navi. Con l'ossidazione delle foglie le mattonelle potevano durare più a lungo ed erano più resistenti, inoltre i Cinesi ritenevano che il tè nero fosse più adatto alle popolazioni straniere considerate barbare.
I Mongoli Yuan erano affascinati dall'idea del tè verde in foglia, però lo trovavano troppo chiaro e leggero. Svilupparono presto una nuova tecnica di asciugatura delle foglie chiamata "Chaoquing", in sostanza si trattava di "tostare" le foglie in sostituzione della tradizionale asciugatura a vapore.
Questa tecnica aprì la strada per la produzione di nuove tipologie di tè.
Durante la Dinastia Yuan vi furono anche dei cambiamenti sul modo di servire il tè ed è importante sapere che fu proprio questa Dinastia ad inventare la teiera. Sull'uso della teiera vi è ancora un pò di confusione, ma fonti autorevoli dichiarano che si beveva il tè direttamente dal beccuccio!
Il centro di produzione delle ceramiche fu spostato nel Sud della Cina, dove fu più semplice aprire nuove rotte commerciali con l'India, l'Africa ed il Medio Oriente. Infatti le nuove decorazioni, in voga a quel tempo, erano sopratutto blu cobalto, un tipo particolare di colore importato dal Medio Oriente.
Concludo, ricordando che fu proprio Khubilai Khan a sviluppare la rete commerciale tra l'Oriente e l'Occidente, nota come la "via della seta", e che ha conosciuto Marco Polo il quale è stato nominato Emissario del suo regno per ben 17 anni.
Il prossimo appuntamento sarà dedicato alla Dinastia Ming.
Nella foto una bellissima riproduzione di una teiera stile Yuan con sfondo bianco e decorazioni in blu cobalto (fonte internet).
Arrivederci alla prossima.


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